l’antica Via Stabiana – EE

domenica 1 aprile 2012

Nel secolo X, gli amalfitani diedero vita alla Repubblica d’Amalfi e al Ducato di Sorrento. Nel periodo di massimo splendore i confini del Ducato corrono a oriente fra Cetara e Vietri, presso Salerno, e giungono a occidente fino a Positano, comprendendo l’isola di Capri e la maggior parte dei monti Lattari, vera muraglia di roccia che difendeva il territorio dalle incursioni longobarde e sulle cui pendici occidentali erano i castelli di Gragnano e di Lettere, principali difese del territorium stabiense, ai margini del Ducato di Sorrento. Per difendersi dalle incursioni napoletane che potevano venire dalla Valle del Sarno,  gli amalfitani fortificarono le borgate di Lettere, di Pino, di Pimonte e di Gragnano, trasformandole in castra militarmente inespugnabili. Questi luoghi così fortificati erano chiaramente anche ben supportati da arterie importantissime di collegamento.

E’ proprio una di queste arterie così strategicamente importanti, la meta dell’escursione di questa settimana.

Si partirà da Orsano frazione di Lettere, posto in posizione dominante nei riguardi del Castello di Lettere, giunti in località Pertosillo saliremo gli antichi gradoni in pietra, attraversando castagneti ricchi di vegetazione e con panorami sul golfo di Castellammare di Stabia, giunti in cima sui Piani di S.Erasmo, si prenderà la lunga discesa sul versante del golfo di Salerno, affacciandoci sulla costiera amalfitana, fino a raggiungere Lacco frazione di Ravello.

Questo percorso non richiede un impegno rigoroso per la sua difficoltà in quanto pericoloso, ma soprattutto per la sua lunghezza e di conseguenza per la durata.

L’appuntamento è sulla stazione di Piano di Sorrento alle ore 7:15, per prendere il treno delle 7:22 in partenza da Sorrento (chi di paesi limitrofi faccia i suoi calcoli), a Castellammare di Stabia avremo un bus a ns. disposizione per raggiungere la meta di partenza (Orsano). Il rientro è previsto con l’autobus delle ore 19:00 da Amalfi.

Colazione a sacco e solito abbigliamento con scarpe adeguate (consiglio di portare almeno una bottiglia di acqua a testa).

La partecipazione all’escursioni naturalistiche è libera priva da ogni forma di imposizione e l’adesione alle escursioni viene data in uno stato di totale coscienza da parte del partecipante. L’associazione e gli organizzatori delle escursioni sono esonerati da qualsiasi tipo di responsabilità in quanto ogni eventuale danno alla persona od a cose occorse nella effettuazione dell’escursione deve intendersi coperta dal consenso dato dal partecipante che ne assume tutta la responsabilità della sua partecipazione e presenza all’escursione naturalistica. Ogni escursione può essere modificata o soppressa da parte dell’associazione per motivi organizzativi o meteorologici.



la “Via Maestra dei Villaggi” – T/E

Domenica 4 marzo 2012

Amalfi – Pastena – Lone – Vettica Minore – Tovere – Conca dè Marini

Rappresenta un suggestivo itinerario di altissimo valore storico. In passato costituiva la principale arteria di collegamento della costiera da Amalfi fino ad Agerola, utilizzata dal medioevo fino agli inizi del ‘900, fin quando cioè non fu realizzato il tratto di statale Amalfi-Agerola nel 1935.

La Via Maestra dei Villaggi è l’antica strada pedonale che collegava al centro i casali rurali di Amalfi. La strada avanza in progressiva salita fino alla frazione Tovere, a circa 5 km di distanza e 400 mt. sul livello del mare, attraversando in ordine le frazioni: di Pastena, Lone e Vettica minore…

Per la sua importanza storica, ma soprattutto per l’inimitabile connubio di architetture rurali, costruzioni sacre e magnifici scorci panoramici, questa strada è stata assai appezzata dai grandi viaggiatori romantici ma anche da quelli moderni che tante e suggestive rappresentazioni di essa ci hanno lasciato nel corso dei secoli… vedi artisti stranieri come Thomas Ender, F.R. Untemberger, Filippo Hackert, M.C. Escher.

Attraverso queste immagini dei suoi anfratti e i suoi scorci mozzafiato, i centri, gli antichi casali e frazioni, la Costiera Amalfitana è resa celebre in tutto il mondo.

L’appuntamento per coloro che sono interessati a partecipare a quest’escursione è al bar “La Siesta” in S.Agnello alle ore 8:00.

La colazione è a sacco e si consiglia di utilizzare scarpe adeguate con suole antisdrucciolo.

Il rientro è previsto per il pomeriggio.

La partecipazione all’escursioni naturalistiche è libera priva da ogni forma di imposizione e l’adesione alle escursioni viene data in uno stato di totale coscienza da parte del partecipante. L’associazione e gli organizzatori delle escursioni sono esonerati da qualsiasi tipo di responsabilità in quanto ogni eventuale danno alla persona od a cose occorse nella effettuazione dell’escursione deve intendersi coperta dal consenso dato dal partecipante che ne assume tutta la responsabilità della sua partecipazione e presenza all’escursione naturalistica. Ogni escursione può essere modificata o soppressa da parte dell’associazione per motivi organizzativi o meteorologici.

Maiori e dintorni

Domenica 16 ottobre 2011

escursione in costiera amalfitana

Vallone Vecite – Colle Pascullo – Ponticchio – rovine Castello di S.Nicola di Thoroplano – Maiori – Abbazia S.Maria de Olearia.

Partenza alle ore 8:00 dal Bar “La Siesta” in Sant’Agnello, quindi per il caffè anticipatevi un quarto d’ora prima, colazione a sacco e rientro nel pomeriggio.

L’escursione prevede un primo tratto in sentiero sterrato di circa 2 ore con dislivello di 450-500 mt. seguita poi dai classici gradoni che si intersecano tra i villaggi della costiera amalfitana.

Il Castello sorge sulla cima del colle che Maiori. E’ una antica costruzione,ma più che castello era una rocca, una fortezza utilizzata come rifugio in caso di attacco dal mare da parte dei saraceni. Prende il nome di “Thoro plano” da un colle, un’altura dal rilievo dolce (appunto thoro plano).

 

Storicamente la costruzione fu iniziata nel IX secolo dopo che Sicario ebbe devastato e saccheggiato la Costa D’Amalfi. La rocca fù sviluppata intorno ad un’antica chiesa dedicata a S. Nicola de Thoro-Plano. Successivamente venne rimaneggiata con restauro e ampliamento, dai duchi Piccolomini,che nel 1461 furono nominati da Ferdinando I d’Aragona feudatari del Ducato di Amalfi. L’interno è provvisto si caserme e ricoveri, utilizzati per ospitare numerosi soldati e centinaia di abitanti di Maiori che qui si rifugiavano per scampare agli attacchi. La presenza di magazzini e cisterne nonchè di una sorgente assicurava la sussistenza e la resistenza per molti giorni. La rocca attualmente conserva ancora la forma originaria, con un perimetro poligonale rettangolo che si sviluppa per circa 550 metri. Le mura sono munite di feritoie e si estendono tra nove torri cilindriche alte circa otto metri e con un diametro di cinque metri. Il castello include una superficie di ca. 7500 m².

Santa Maria de Olearia è un antichissimo insediamento rupestre risalente al X secolo, interamente ricavato nella roccia, ampliato progressivamente fino a divenire un Monastero. Strutturato in tre cappelle sovrapposte, al livello più basso troviamo la più antica delle cappelle, nota come “Cappella delle Catacombe” o Cripta. Sul muro orientale dell’anticamera della Cripta ci sono gli affreschi meglio conservati dell’intero complesso di Santa Maria de Olearia: si tratta della “Vergine coi Santi”. A destra della Vergine un Santo barbuto che indossa una tunica bianca, con clavi rosse ed un mantello giallo; a sinistra un Santo in armi.Proseguendo nella Cripta si osservano “Tre figure con aureola”, le cui teste, purtroppo, sono state rimosse.

Le immagini, forse, sono di Cristo con ai lati San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista. L’abside centrale della Cripta presenta un Cristo in piedi, vestito di tunica bianca e mantello d’oro. Ai lati due angeli in abiti bizantini. Una rampa di scale porta dalla Cripta ad una terrazza antistante la “Cappella Principale”. La “Cappella Principale” è costituita da un ambiente con volta a croce e spazi secondari con volta a botte. La volta a croce presenta una cornice centrale in cui, probabilmente, vi era un’immagine di Cristo. Sono raffigurate nella cappella: “L’Annunciazione”, “La Visitazione”, “L’Adorazione dei Re Magi”, “Il primo bagnetto di Gesù con due levatrici” ed altre scene della vita di Gesù, fino alla Crocifissione.

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