4° raduno primaverile millesentieri

domenica 1 maggio 2011

Valle Orsara – Pianoro delle Grassete – Valle dell’Inferno

La Valle dell’Inferno, segnavia CAI 14B, si raggiunge dopo aver attraversato la Valle Orsara ed il piano delle Grassete (ITCE0001) con un’agevole passeggiata di circa un’ora. Per proseguire lungo la Valle dell’Inferno è necessario attraversare il piano e, tenendosi sul lato sinistro proprio in corrispondenza di una siepe (v. foto), seguire il tratto che volge verso NE. Da questo stesso punto, imboccando il  sentiero verso E (ITCE0003), si può raggiungere  il Monte Le Grassete lungo il sentiero CAI 14E.

Si percorre un primo tratto nel bosco fino ad incontrare un fontanile utilizzato come abbeveratoio per il bestiame al pascolo. Dopo circa 500 m, superato un cancello in legno ed una briglia in cemento, comincia la Valle dell’Inferno s.s., un profondo canyon lungo circa 2 km. Il sentiero prosegue lungo il ciottoloso letto del torrente tra le strette pareti in roccia. Alcune grotte ed un cono di detrito stabilizzato arricchiscono il paesaggio che si fa ancora più suggestivo procedendo verso valle, dove le pareti rocciose sembrano congiungersi.

Poco più avanti la valle si allarga nuovamente. Qui il sentiero è poco evidente ed attraversa un fitto bosco. Il procedere può risultare difficoltoso per la presenza di tronchi caduti al suolo e la quasi totale mancanza di segnaletica. Per non perdere l’orientamento si consiglia di procedere parallelamente al letto del torrente. Superare una seconda grande briglia in cemento tenendosi sul lato destro.

Poco più in basso si percorre un tratto molto suggestivo dove le pareti sembrano congiungersi, le cosiddette ”pintime jonte”, ovvero pareti unite. Qui nidificano gli ultimi esemplari di aquila reale della zona.

Il sentiero procede sul letto del fiume tra grossi massi. In questo tratto, ad eccezione dell’estate durante la quale il fiume è in secca, è necessario guadare il fiume diverse volte per procedere e raggiungere la meta presso la sorgente dell’Acqua Ricciuta, in un ambiente solitario e selvaggio. Per le caratteristiche appena descritte, quest’ultimo tratto del sentiero è consigliato solo ad escursionisti esperti.

L’appuntamento è previsto al bar “La Siesta” a Sant’Agnello alle ore 7:30, per poi unirci alle altre associazioni e gruppi di trekkers in Piazza a Castello del Matese alle ore 9:30 circa.

Chiunque voglia partecipare comunichi la propria adesione tramite e-mail sul ns. sito o chiami ai numeri 3384203016 – 3341161642.

scarica il manifesto millesentieri.

 

L’Isola Azzurra

Domenica 17 aprile 2011

Escursione sull’isola di Capri.

Il raduno è previsto al porto di Sorrento alle ore 7:15 con successivo imbarco sulla TMV Caremar delle 7:45.

Attraverso le caratteristiche viuzze raggiungeremo il Monte Tuoro, situato sulla parte orientale dell’isola e ricoperto di pini odorosi di resina, mirto e ginestre. Quì sarà possibile ammirare il Pizzolungo, Tragara, il Monacone e i Faraglioni. Proseguendo poi in Piazzetta delle Noci e salendo per Via Tiberio, ci inerpicheremo verso l’enorme villa dell’imperatore romano.

veduta da monte tuoro

 

Villa Jovis, costruita nel I sec. a.C., è attribuita a Tiberio, per l’ubicazione a strapiombo sul mare che garantiva privacy e sicurezza, caratteristiche importantissime per l’imperatore.

Della villa romana resta buona parte della struttura, costruita su ampie cisterne e serbatoi, creati per sopperire la mancanza perenne d’acqua sull’isola di Capri. Villa Jovis era organizzata in settori collegati da corridoi, scale, e cunicoli. A settentrione c’era l‘appartamento dell’imperatore con vista sul Golfo di Napoli; ad est c’era il settore per l’alta rappresentanza; le terme erano a sud e ad occidente gli alloggi ed i locali di servizio.

La Villa di Tiberio aveva un’estensione di 7.000 metri quadri e si elevava in altezza, struttura insolita per l’epoca, ma necessaria per la particolare ubicazione. Alla fine del viale che conduce alla villa c’è il famoso “Salto di Tiberio”, luogo che secondo la leggenda popolare veniva utilizzato dall’imperatore per farvi precipitare servi disobbedienti ed ospiti indesiderati.

La visita a pagamento ci permetterà di intraprendere un sentiero mozzafiato, detto “La Calanca”, che ci condurrà nei pressi di Villa Lysis-Fersen.

scorcio con turrita

 

 

 

 

 

Fu progettata nel 1905 da Edouard Chimot in stile liberty, su incarico del poeta francese, il conte Jacques d’Adelsward-Fersen che ne fece la sua dimora. Egli la realizzò su di un terreno in cima ad una collina all’estremità nord-est dell’isola, vicino al luogo in cui, due millenni prima, l’imperatore romano Tiberio aveva costruito la sua Villa Jovis, e la chiamò Villa Lysis con riferimento al dialogo di Platone Liside sul tema dell’amicizia e – secondo i critici moderni – dell’amore omosessuale. Roger Peyrefitte la descrisse come il simbolo vivente dell’alta Capri, raffinata e sottilmente negativa, eversiva e pagana. La dimora con biblioteca, fumeria di oppio, altari, costituita da richiami confusi al gusto neo-gotico e neo-classico, è inserita comunque nella tradizione edilizia isolana.

Possibilità in seguito di raggiungere lo scoglio di “Longa di Sopra”, quindi è d’obbligo “Lo costumino”.

Il rientro è previsto con la TMV Caremar delle 18:15.

II° “Family trekking”

DOMENICA 10 APRILE

escursione molto facile aperta anche a bambini.
Percorreremo il Vallone Porto di POSITANO con ruscelli,cascate, rane e rospi.
Appuntamento alle ore 9:00 alla chiesa di MORTORA (Piano di Sorrento) e possibilita’ di rientro per pranzo.
Personalmente continuero’ il giro consumando il pranzo alla spiaggia di ARIENZO o POSITANO.
Datemi un cenno di adesione.

(Nino)

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