Sabato 20 e Domenica 21 agosto 2005 - Viggianello (PZ) – Laino Borgo (CS) – Rafting.
Partecipanti: un po’ di persone.
Com’è consuetudine in agosto organizziamo una gita fuori porta, stavolta però eravamo in 23 !!!, bambini compresi, potrei elencare tutti i loro nomi, ma per fortuna ci sono le foto che lo testimoniano.
Partiamo da casa alle 8:00 circa, con una tappa a Seiano per completare il primo gruppo di partenza, poi via di filato sulla SA-RC diretti in Basilicata, nel Parco Nazionale del Pollino, e più precisamente a Viggianello dove alloggeremo questa notte.
Dopo, le note interruzioni e deviazioni dell’autostrada, per i lavori della terza corsia, alle 11:30 finalmente usciamo a Laino Borgo, dove incappiamo in un altro ingorgo (bella la rima, no?), un matrimonio di paese, di quelli che nessuno rimane in casa.
Superato anche questo imprevisto, ci rechiamo subito sulle sponde del fiume Lao per consumare la nostra buona colazione a sacco; intorno alle 13:30 ripartiamo alla volta della valle del Frido, dove visiteremo l’antico mulino “Magnacane” della famiglia di Giovanni, che ci attende con la sua Jeep sotto un grosso leccio.
Dopo le consuete presentazioni, Giovanni ci narra la storia del suo mulino risalente al XVIII secolo, importante manufatto architettonico che funzionava con il sistema delle condotte forzate delle acque del torrente Frido, che oggi alimenta le tubazioni dell’acquedotto pugliese. Il mulino è sempre appartenuto alla sua famiglia sin dai tempi dei briganti, alcuni dei quali, dopo la rivoluzione del 1799 si ritirarono a vita agreste, e i “Magnacane”, questo il soprannome dei suoi avi, l’hanno utilizzato fino al 1973, dopodiché lui l’ha ristrutturato per farci un museo sull’archeologia industriale del della sua terra.
Salutiamo il nostro amico e alle 16:30 circa riceviamo le telefonate degli altri incursori partiti in vari orari della giornata, e ci uniamo a loro a Viggianello presso la Locanda di S. Francesco, simpatico ed accogliente luogo di ristoro di questo tipico paese della Lucania.
Tutti insieme
andiamo a visitare il Castello che sorge sul punto più alto del paese, di
recente restauro secondo fedelissime cure e ricerche ha riacquistato
l’imponenza dei tempi che furono; costruito su un fortilizio normanno
divenne sede di feudo appartenendo dal 1494 al 1809 alla famiglia
dei Sanseverino-Bisignano. Oggi di proprietà
privata, può essere visitato su richiesta alla proprietaria. Feritoie, sale,
rocche di avvistamenti e giardini sono lo splendore di questa costruzione.
Proseguiamo
la nostra visita ridiscendendo l’unico viottolo che attraversa il paese, gli
giriamo intorno e risaliamo dall’altra parte, anche perché sono quasi le
20:00 ed è ora della cena, e siamo tutti affamati!
Dopo
cena ci rechiamo a Rotonda per gustare il gelato e fare un piccolo giro.
Ci
ritiriamo anche perché l’indomani ci aspetta il grande evento!!!
Sveglia
abbastanza presto con colazione alle 8:00 circa, ci dividiamo in tre gruppi: il
primo, più tranquillo con bambini, rimane in zona per un relax in piscina; il
secondo raggiunge Laino Borgo per intraprendere una breve escursione di rafting
di circa un’oretta; mentre il terzo gruppo si reca anch’esso a Laino Borgo
per il rafting, stavolta però con la famosa discesa attraverso la gole del
fiume Lao.
L’escursione
che percorre le Gole del Lao è particolarmente affascinante parte dai piedi del
centro abitato di Laino Borgo e dopo 2 km di navigazione si è all’imbocco
della gola che si percorre interamente per la lunghezza di 8 km. Si incontra uno
spettacolo naturale fatto di gole altissime, di affluenti del Lao che si
riversano nel fiume creando delle splendide cascate, come quella del Malomo che
ha creato un grande fungo di muschio calcificato. In alcuni punti le gole non
permettono il passaggio dei rafts e si effettuano perciò dei trasbordi per
aggirare gli ostacoli. Una volta usciti dalle gole si percorrono altri 2 km
circa per raggiungere il punto da cui si tornerà in paese.
L’attesa è
snervante, l’istruttore-guida ci mostra le
ultime precauzioni ed i movimenti da evitare, mentre indossiamo le
mute idrorepellenti, le giacche d’acqua, i giubbotti di salvataggio e per
ultimo i caschetti protettivi.
Ecco siamo
pronti, gli equipaggi sono 6, due dei quali del nostro gruppo giro fuori
porta, partiamo con una distanza utile per poterci vedere gli uni con gli
altri, ma le varie difficoltà e l’irruenza dell’acqua sulle rapide fa già
la sua selezione, impossibile quindi rimanere vicini, soprattutto all’ingresso
delle gole dove abbiamo il nostro primo bel da fare per la caduta in acqua di
Gianmarco, per fortuna tutto ok, ma questo ve lo racconterà meglio lui.
Lo spettacolo
all’interno delle gole è proprio unico, visto che è il solo modo per
visitarle; sono preoccupato per la realizzazione delle foto, il percorso e
rapido ed insidioso, riesco a malapena a tenere la macchina e la pagaia insieme.
Scatto foto in
continuazione senza accorgermi che il rullino è finito.
Ma le emozioni
sembrano non finire, il gommone di Nino, (pensate: il gommista, eh, eh, eh!),
sembra si sia sgonfiato per una perdita dalla valvola, ma niente paura l’altro
equipaggio dietro di loro ha il gonfiatore, solo che non arriva in quanto una
ragazza del gruppo cade anche lei, e scioccata non vuole più saperne di
ripartire.
Dopo circa tre
quarti d’ora di attesa, per rigonfiare il gommone e l’animo della ragazza,
ripartiamo alla volta del traguardo dove ci attendono gli altri equipaggi.
Col pulmino del
centro rafting risaliamo le gole e torniamo indietro dopo aver navigato per
circa 14 Km. un percorso strabiliante, impressionante, ricco di emozioni, ma
possiamo dire anche stancante: comunque lo rifarei SUBITO.
Il pranzo oramai è saltato, visto che sono le 15:30, ma il gestore della locanda ci riserva comunque un pasto freddo a base di salumi e formaggi squisitissimi, il tutto bagnato da un buon vinello locale, un piccolo riposino e poi via tutti in auto per il ritorno.
Le partenze sono ad intervalli, ma sull’autostrada ogni tanto ci prendiamo un caffè insieme, c’è né bisogno. Dopo poche ore siamo tutti a casa.
Arrivederci alla prossima.
Un saluto a: Agnese,
Antonino, Francesca, Franco, Gemma, Gianmarco, Giorgia, Jacopo, Lina, Ludovica,
Mariavittoria, Mariella, Maurizio, Monica, Nino, Peppe,
Rachele, Riccardo, Roberto, Teresa, Tonino, Vincenzo.