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Domenica 9 gennaio 2005

Circuito: S. Maria del Castello – Capo Muro – Monte Catello – Croce della Conocchia – S. Maria del Castello


particolare del sentiero dell'alta via dei monti lattariPartecipanti: Danilo, Nino, Sasà

Il clima relativamente mite e bello ci consente oggi di dedicarci ad una delle più intriganti passeggiate dei nostri luoghi montani: ore 7:30 puntuali, preleviamo il nuovo compagno di avventure: Danilo, e ci rechiamo a S. Maria del Castello, meta di partenza ed arrivo di questa escursione.

In poco tempo siamo oltre la caserma della Forestale, e tra una foto e l’altra giungiamo sul posto dove nel gennaio del 2002 ci fu una spettacolare frana crollata dal Monte Catello, che lo ha sfigurato come se avessero tagliato una grossa fetta di un panettone (visibile con un po’ di attenzione anche dalla penisola) , e che spazzò via il sentiero 02 del CAI, difatti dobbiamo passare sui grossi massi venuti giù per poter raggiungere il vecchio sentiero.

Oltrepassata la frana, il percorso è per la maggior parte in piano e in breve si raggiunge Capo Muro, una località montana che sovrasta la piana di Agerola, ci fermiamo per una piccola sosta e scorgiamo nascosta fra i cespugli di mirto, una grossa cassa metallica verde chiusa da un lucchetto; successivamente il nostro amico Claudio del WWF zonale ci ha raccontato che la usano i cacciatori per nascondere le loro attrezzature elettroniche abusive di richiamo per gli uccelli migratori.

Riprendiamo il cammino con una perturbazione nuvolosa in arrivo dal mare che ci copre la visuale per un breve tratto, fino a quando non siamo a metà strada per Monte Catello, perché a questo punto siamo letteralmente sopra le nuvole.

E’ una sensazione eccezionale, domini la visuale su un mare bianco di nubi; tutto ciò dura per una mezz’ora, fino a quando un vento freddo spazza via tutto, anche il cappello di Danilo, e raggiunta la cima a circa 1326 mt., il panorama a 360° è ancora più spettacolare.

Una breve sosta, occupata tra l’altro per le foto e la rituale turrita, e via giù per il sentiero che passa dietro il Monte S. Michele (Molare), ma con molta attenzione in quanto è tutto ghiacciato e quindi scivoloso, essendo sul versante nord, allora dobbiamo munirci di bastoni di fortuna per puntellarci il passo.

Il tragitto ci porta non poche difficoltà, ma raggiungiamo sani e salvi il bivio per la Croce della Conocchia, dove ci tuffiamo in una bisbocciata di tutte le leccornie portate fin quassù. Incontriamo una coppia di Vicenza a cui diamo alcune indicazioni e cominciamo a ridiscendere l’ultimo tratto che attraverso Riva Erbatenera, ci porterà al luogo di partenza verso le 16:30.


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