Domenica 3 aprile 2005 – S. Maria del Castello – Montepertuso e ritorno per Vallepozzo. Solitaria Oggi nessuno ha potuto seguirmi e quindi sarò solo in questa passeggiata di riflessione, anche perché ieri il nostro Santo Padre, Giovanni Paolo II, anch’esso amante della montagna e della natura ci ha lasciati. La giornata è limpida e bella lascio l’auto, e mi getto a capofitto sul sentiero verso la forestale, a metà strada mi raggiunge e mi sorpassa un gruppetto di ragazzi in allenamento. Raggiunto il rifugio della forestale, mi giro intorno per ascoltare i suoni e i versi degli animali che sono nel circondario, poi riprendo il cammino prendendo il sentiero in discesa che a zigzag si inoltra in un boschetto di querce e cipressi. Mi fermo per fotografare delle violette e il letto di un ruscello dove ci sono alcune rocce curiosamente levigate dal corso d’acqua; più in avanti raggiungo un punto panoramico che sovrasta l’abitato di Montepertuso. Sul sentiero c’è una grotta naturale dedicata alla Madonna, e più giù una vecchia stalla di pecore, dove con i pochi sassi messi a disposizione tiro su una piccola turrita; di lì a poco sempre zigzagando mi trovo a Montepertuso, e attraverso tutto il paese fino a raggiungere un ponte con un cartello ben evidente che recita: “Fiume Vallepozzo”. Qui comincia un sentiero accostato al lato della montagna che saltella qua e la, attraverso un corso d’acqua molto corposo, visto l’inverno passato freddo e piovoso; la vegetazione è molto fitta, ma il sentiero in salita e sempre ben visibile, quindi faccio una sosta per mangiare un po’ di frutta visto che è mezzodì e la fame si fa sentire. In poco più di mezzora sono al termine della mia breve passeggiata, in una radura di piccoli castagni, proprio sotto il luogo dove ho parcheggiato stamattina.
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