Domenica 2 ottobre 2005 - S.Agata – Nula – Guardia - Cuparo – Spina – S.Maria della Neve – S.Agata
SOLO NOI...
Finalmente….. dopo una pausa lunga un mese (quello di settembre), ahinoi, quasi del tutto avverso, riprendiamo con grande entusiasmo il nostro itinerare.
Come di consuetudine puntuale, Nino giunge sotto casa con la sua auto alle 7:00, e puntiamo subito verso S.Agata, parcheggiamo, una breve colazione al bar, e imbocchiamo via Pigna, una stradina in discesa con casette graziose e giardini fioriti.
Ogni tanto un leggero alito di vento mostra l’aria autunnale con quel pizzico frizzante che invita a respirare profondamente. Lasciamo l’abitato intorno a Nula e ci portiamo sul sentiero che attraversa il ponticello del rivo Viarito, e dopo pochi metri ci affacciamo sul golfo di Salerno, dove la panchina in muratura della Guardia e sempre lì che aspetta un viandante stanco, rimasto a bocca aperta per la meraviglia.
Qui il sentiero si divide: a sinistra comincia la lunga gradinata che giunge a Crapolla, mentre a destra il sentiero dell’alta via dei monti lattari, contrassegnato dalla sigla 00, corre verso la piccola baia di Recommone.
La vegetazione è composta maggiormente da grossi cespugli di tagliamani, ferule e mirtilli, alcuni di questi raggiungono le nostre spalle, in modo da lasciarci camminare solo con la testa al di fuori, e proprio per questo motivo Nino comincia a fischiettare a più non posso, in modo da farsi sentire e in qualche modo notare, perché la zona è piena di cacciatori della domenica, e non vogliamo che in nessun modo qualcuno ci impallini involontariamente.
Andando più avanti raggiungiamo la località Cuparo, una stretta insenatura che essendo in parte riparata dal sole, raccoglie quasi tutte le varietà di arbusti e ma più in avanti lo ritroviamo con la comparsa di due cacciatori e dei loro vivacissimi amici, infatti veniamo accerchiati da una muta di cani che quasi ci ostacola il cammino, dopo non poche difficoltà, dovute anche dalla non collaborazione dei loro proprietari, riprendiamo la via senza più ostacoli.alberi della macchia mediterranea.
Il sentiero per un breve tratto scompare per le varie trasformazioni del territorio,
Raggiungiamo un punto panoramico proprio al di sopra dell’isola d’Isca, e ci rifocilliamo all’ombra di una pineta che domina la piccola baia di Recommone, e la torre omonima; da qui si gode un’ottima visuale a partire dalla lontana sagoma contro sole di Vettica, il costone della Marecoccola con il Pizzetiello, la torre di Crapolla e l’isola d’Isca, per poi passare a destra guardando il mare con la torre di Recommone, ed infine i pizzi di Montalto con la relativa torre e più su monte S. Costanzo.
Riprendiamo il cammino risalendo all’interno verso via Spina, la strada che giunge poi sulla provinciale che da Nerano porta a S.Agata.