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Domenica 22 maggio 2005 – Parco Vesuvio – Ottaviano: Castello Mediceo.


Componenti: Nino e Sasà

 Ore 08:15 partenza con la "gommauto" in direzione Ottaviano. Arriviamo puntuali all’appuntamento, così come previsto sul giornale: “I° scaglione partenza ore 09:00 circa”, ma ci accorgiamo che non c’è nessuno e forse, pensiamo: “non sono ancora partiti”, ma il parcheggiatore ci avverte che un discreto gruppetto si è già avviato, così ci incamminiamo per raggiungerli.

ohibò...e questo ora che vuole? (foto ulyxes)

E così dopo una mezz’ora di rincorsa in salita, raggiungiamo l’insolito gruppetto di persone che brontolavano dicendo di essere senza la guida prevista. Nel frattempo arriva un fuoristrada del parco del Vesuvio con a bordo un dirigente del parco che si offre di guidarci per il sentiero. Lei è un’ornitologa, ma ci illustra molto esaurientemente sulle varie eruzioni avvenute nel corso dei secoli, della flora e della fauna poi sviluppatasi sulle pendici del vulcano.

Qualcuno sbotta ancora, qualcuno parla al telefonino ad alta voce, i bambini urlano: io preferisco le nostre escursioni tranquille e solitarie, comunque anche queste sono esperienze da poter raccontare.

Arrivati in cima al piazzale, c’è la distribuzione di acqua minerale, e trovati un posto all’ombra ci godiamo un bel purtuallo (arancia nostrana), guardando lo spettacolo di una bella tammurriata, dedicata alla Madonna del Castello e del Monte Somma, in seguito ai festeggiamenti che vanno dal primo sabato dopo Pasqua sino al 3 maggio a Somma Vesuviana, di probabile origine pagana, inizia con il sabato dei fuochi, e si snoda in diverse occasioni di incontro con processioni di altri paesi vesuviani, che vengono accompagnate da paranze, gruppi artistici composti da ballerini, suonatori e cantanti;

Raggiungiamo un posto più elevato, per goderci il panorama della valle dell’inferno, e fare alcune fotografie, ma poi il tempo stringe e ci congediamo dal gruppo per cominciare la discesa.

Giù in pochi minuti, siamo nel pieno della festa, gli stands di prodotti tipici sono stracolmi di avventori domenicali, e a noi ci tocca assaggiare solo le briciole; dopo qualche assaggino e un bicchier di vino, andiamo a visitare il Castello Mediceo, da poco restaurato dopo essere stato confiscato.

E ritorno a casa, per il pranzo domenicale.

 


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