Il Corbezzolo - (in dialetto: suovr pelus)
(Arbutus unedo - Ericacee)
Conosciuto
in gergo come "suorvo peloso", questo esemplare di corbezzolo
raggiunge circa dieci metri di altezza. Ha chioma densa con foglie coriacee e
lucide, ovato-appuntite con margine seghettato.Sempre verde, è un altro
protagonista della macchia. In autunno i frutti cominciano a maturare e si
colorano di un bel rosso scarlatto, mentre nello stesso tempo compaiono i nuovi
fiori di colore bianco. E' un fatto veramente raro quello
di vedere sulla stessa pianta fiori e frutti contemporaneamente. Sono
commestibili e si fanno anche marmellate. (fonte: http://www.larassegnadischia.it/)
Anche chiamato ceraso
marino o albatro.Il nome botanico, Arbutus unedo(= ne mangio uno solo), gli fu
assegnato da Plinio il Vecchio facendo una chiara allusione alla scarsa gustosità
dei suoi frutti. In Algeria e in Corsica dai frutti se ne ricava il vino detto
“di corbezzolo”. I romani gli attribuivano poteri magici. Virgilio,
nell’Eneide, dice che sulle tombe i parenti del defunto erano soliti
depositare rami di corbezzolo. Il significato di questa pianta è la
stima.(fonte: http://www.giardinaggio.it/)
Piccolo albero sempreverde, che rimane spesso allo stato arbustivo in condizioni non ottimali o dove la macchia di cui fa parte è degradata, anche se può arrivare ad essere alto anche 5-10 m. Le foglie sono piccole, lucide, coriacee e con margini acuminati, la corteccia è rossastra e invecchiando si screpola e si staccano scaglie sottili. I fiori, che sbocciano quando i frutti dell’anno precedente raggiungono la maturazione, sono riuniti in racemi di 15-30 elementi ed hanno la corolla a forma di piccola anfora. I frutti sono simili a bacche rotonde ed hanno un diametro di circa 2 cm e superficie esterna corrugata: hanno polpa carnosa e passano dal giallo al rosso vivo quando sono maturi.(fonte: http://www.calabrianatura.it/)
torna a escursione del 1 novembre 2005