Il Sentiero di Teia – l’ultimo re dei Goti – E

domenica 7 aprile 2024

Castello di Lettere – Grotta di San Benedetto – sentiero CAI 346 – Rifugio Chianiello – sentiero CAI 340a – Castello di Lettere.


“I Goti venian spinti all’ardire dalla disperazione in cui erano; i Romani, quantunque li vedessero quasi forsennati, resistevano con ogni potere, arrossendo di cedere davanti ad inferiori. Gli uni e gli altri giravansi con furore su quei che avean vicini, quelli cercando la morte, questi la gloria”

(Procopio di Cesarea – Storia delle Guerre di Giustiniano – libro VIII – 553 d.C)


Il sentiero di Teia – l’ultimo re dei Goti

Ottobre del 552 d.C, la ventennale guerra gotica, fortemente voluta dall’imperatore romano d’Oriente Giustiniano I per togliere il controllo dell’Italia agli Ostrogoti, è al suo tragico epilogo.

Il generale Belisario prima e Narsete poi, alla guida dell’esercito Romano d’Oriente, a costo di sanguinosissime battaglie, assedi e saccheggi hanno ripreso Ravenna, Roma e Napoli. Il re dei Goti Totila è morto in battaglia, resiste solo Cuma (che custodisce il tesoro dei Goti) e altri piccoli centri. Il nuovo re dei Goti Teia, per difendere Cuma, con quello che resta del suo esercito, si è spostato sulla riva meridionale del Sarno, in prossimità della foce, alle pendici dei Monti Lattari. Qui vorrebbe riorganizzarsi, grazie anche ai rifornimenti che arrivano dal mare. L’esercito di Narsete si è attestato sulla riva nord ed è iniziata una guerra di posizione da oltre un mese.

L’equilibrio è rotto da Narsete che riesce a bloccare i rifornimenti per i Goti, convincendo la flotta ad allontanarsi. Teia è costretto, allora, a muovere il suo esercito verso le colline di Lettere e le vene del Mons Lactarius (il Cerreto), alla ricerca di selvaggina e altro cibo per sfamare l’esercito. Ma i Lattari sono privi di villaggi abitati e avari di selvaggina e altro cibo, mosso da disperazione, Teia decide di effettuare una sortita, ridiscendendo dai monti per sorprendere in campo aperto il nemico che, nel frattempo, si è attestato a sud del Sarno, nel territorio che oggi rientra nel comune di Sant’Antonio Abate (in prossimità della località conosciuta come Pozzo dei Goti).

La battaglia, definita la più lunga e sanguinosa dell’Alto Medio Evo, durerà due giorni. Neanche la morte in battaglia del valoroso re Teia riesce a fermare la carneficina, i guerrieri Goti preferiscono morire piuttosto che arrendersi. Il generale Narsete ha cercato ed infine ottenuto una mediazione, avendo promesso l’onore delle armi ai Goti, ormai stremati, se si fossero arresi e sottomessi all’imperatore romano. Così fu, anche Cuma e le altre enclave gotiche si arrendono nei successivi anni, il regno d’Italia Ostrogoto è finito.

Giustiniano riorganizzò amministrativamente dal 554 d.C (Pragmatica sanctio pro petitione Vigilii) le martoriate province italiane, con magister militum nominati dall’esarca di Ravenna, che saranno poi insieme ai vescovi l’embrione dell’organizzazione ducale medievale. La Campania vedrà il fiorire per oltre 5 secoli dei ducati di Napoli, Sorrento e Amalfi, sotto un’influenza bizantina sempre più fievole, di fatto in seguito indipendenti e contrapposti ai nuovi ducati longobardi di Benevento e Salerno. Nasceranno sempre nel VI secolo d.C, inoltre, il monachesimo cenobitico benedettino e quello eremitico basiliano.

E’ con la consapevolezza di questi eventi lontani, che però hanno influenzato tutto il Medio Evo e contribuito a formare quello che oggi siamo, che si propone questa escursione, aperta alle associazioni FIE, nel territorio teatro e spettatore degli spostamenti di quelle genti, dell’epica battaglia e dei suoi risvolti storico-politici.

Partiremo dal Castello di Lettere (fatto costruire dal duca d’Amalfi Mansone I nel X secolo d.C. e poi ampliato da Normanni, Svevi e Angioini con la cattedrale e le torri cilindriche). Che però visiteremo alla fine del circuito che si aprirà con la breve deviazione alla chiesa rupestre di San Benedetto alle Venelle (risalente all’XI secolo), posta nelle grotte carsiche della Vena Perciata, di fronte alla collina del castello. Seguiremo poi il sentiero CAI 346 fino al belvedere del rifugio del Chianiello, sentiero che domina la sottostante piana fra Sant’Antonio Abate e Angri, lungo le propaggini delle vene settentrionali del Cerreto. Dopo la sosta pranzo ritorneremo verso Lettere seguendo il sentiero più alto CAI 340a, fino alle località di Orsano e San Martino, per ascendere infine al colle di San Nicola del Vaglia per visitare il castello (presumibilmente verso le 17:00).


Info di Riepilogo:

– Distanzakm. 10;
– Dislivello in salitam. 400;
– Duratah. 6 + 1 visita castello (esclusa soste);
– DifficoltàE – escursionistica.

Accompagnatori: Gaetano Astarita – Giovanni Russo.

L’appuntamento è alle ore 9:00, nei pressi del castello di Lettere (Via San Nicola Castello). E’ possibile parcheggiare nell’area di fronte all’ingresso del castello o lungo la strada 100 metri più in basso, in prossimità del cimitero e dell’inizio del circuito CAI 346.

Colazione al sacco e rientro nel tardo pomeriggio.

La partecipazione alle escursioni è aperta a tutti i soci FIE ed, eccezionalmente, anche ai non soci e simpatizzanti utilizzando la polizza temporanea giornaliera compilando il modulo scaricabile qui, comunicando entro venerdì sera le proprie generalità e codice fiscale e una quota occasionale di 10,00 €.

La copertura assicurativa, in caso di infortunio riguarda SOLO i soci in regola con il versamento della quota sociale.

Ricordiamo sempre che le nostre escursioni prevedono dei tratti in pendenza e/o con tracciati sterrati, siamo in montagna e quindi munitevi sempre di scarpe adeguate da escursionismo con suole antisdrucciolo e possibilmente in goretex, abbigliamento a strati (con ricambio), altrimenti saremo costretti a farvi rinunciare alla escursione stessa.

Per garantire il rispetto degli altri partecipanti e delle tempistiche non sarà tollerato ritardo; Durante l’escursione è doveroso mantenere un comportamento rispettoso dell’ambiente e degli altri partecipanti;

Le escursioni ULYXES, coerentemente con la loro natura, pongono i partecipanti di fronte ai rischi ed ai pericoli inerenti la pratica dell’escursionismo in montagna. I partecipanti, pertanto, iscrivendosi alle escursioni giornaliere accettano tali rischi e sollevano l’associazione ULYXES, gli organizzatori e i collaboratori delle predette escursioni da qualsiasi tipo di responsabilità per incidenti ed infortuni che si dovessero verificare durante l’escursione.

L’escursione potrà essere rinviata per motivi legati alle cattive condizioni meteorologiche, previo avviso su questo stesso sito.

L’isola Azzurra – TE

domenica 24 marzo 2024

Porto – Capri – Marina Piccola – Via Krupp – Pizzolungo – Dentecala – Monte Tuoro – Punta Tiberio – Porto.

L’Isola di Capri ha sempre rappresentato per i più un luogo ameno per vacanze da sogno, ma resta comunque la continuazione geografica della nostra terra natia e come tale ci ritorniamo sempre con piacere.

Può sembrare banale ma ha sempre qualcosa di nuovo da scoprire, quest’isola da sempre ha avuto contaminazioni letterarie, pittoriche e culturali di ogni genere.

Nel nostro percorso di contaminazione deciso quest’anno per il nostro 20ennale, non poteva mancare l’incontro con la guida Luigi Esposito, che appunto ci accompagnerà a visitare la sua isola.


Il sentiero verso il mare

Si narra che Friedrich Alfred Krupp decise di acquistare una grossa proprietà terriera che si estendeva tra la Certosa di San Giacomo e il Castiglione per costruirvi una strada in grado di condurlo – più velocemente rispetto a via Mulo – alla sua barca, il Puritain, ormeggiata nella baia di Marina Piccola. Al tempo, infatti, egli risiedeva stabilmente in una delle suite con quattro eleganti stanze del Grand Hotel Quisisana, che divennero il buen retiro caprese del magnate tedesco che non ebbe mai una villa sull’isola delle sirene. Era il 1899, quando Krupp propose ufficialmente al sindaco Federico Serena la realizzazione della strada, facendo presente sia la futura importanza dal punto di vista turistico che la sua utilità, e mettendo a disposizione i fondi per sua la costruzione. Il 28 maggio dello stesso anno il consiglio comunale di Capri discusse e approvò la proposta dell’imprenditore tedesco: alcuni politici dimostrarono perplessità ma il primo cittadino fu dalla parte di Krupp, sottolineando che «la via sarebbe anche servita «da comoda passeggiata invernale».


Info di Riepilogo:

– Distanza:15 Km.;
– Durata: 6 h. escluso soste e/o deviazioni;
– Dislivello: 530 m. circa;
– Difficoltà : T – E – Turistica ed Escursionistica.

Accompagnatori: Gaetano Astarita – Salvatore Donnarumma.

L’appuntamento, è al porto di Sorrento alle 7:15 circa e non oltre, poichè ci imbarcheremo sulla nave veloce della Caremar delle ore 7:45 – (costo approssimativo di A/R circa 40,00€).

Per coloro che ci vorranno raggiungere da Napoli e dintorni, ci vediamo a Marina Grande intorno alle 8:30.

Il rientro con la stessa imbarcazione alle 18:40 dal porto di Capri per Sorrento.

Colazione al sacco.

La partecipazione alle escursioni è aperta a tutti i soci FIE ed, eccezionalmente, anche ai non soci e simpatizzanti utilizzando la polizza temporanea giornaliera compilando il modulo scaricabile qui, comunicando entro venerdì sera le proprie generalità e codice fiscale e una quota occasionale di 10,00 €.

La copertura assicurativa, in caso di infortunio riguarda SOLO i soci in regola con il versamento della quota sociale.

Ricordiamo sempre che le nostre escursioni prevedono dei tratti in pendenza e/o con tracciati sterrati, quindi munitevi sempre di scarpe adeguate da escursionismo con suole antisdrucciolo e possibilmente in goretex, abbigliamento a strati (con ricambio), altrimenti saremo costretti a farvi rinunciare alla escursione stessa.

Per garantire il rispetto degli altri partecipanti e delle tempistiche non sarà tollerato ritardo; Durante l’escursione è doveroso mantenere un comportamento rispettoso dell’ambiente e degli altri partecipanti;

Le escursioni ULYXES, coerentemente con la loro natura, pongono i partecipanti di fronte ai rischi ed ai pericoli inerenti la pratica dell’escursionismo in montagna. I partecipanti, pertanto, iscrivendosi alle escursioni giornaliere accettano tali rischi e sollevano l’associazione ULYXES, gli organizzatori e i collaboratori delle predette escursioni da qualsiasi tipo di responsabilità per incidenti ed infortuni che si dovessero verificare durante l’escursione.

L’escursione potrà essere rinviata per motivi legati alle cattive condizioni meteorologiche, previo avviso su questo stesso sito.

Camminapenisola – 15a tappa

sabato 16 marzo 2024


Il casale di Monticchio con Santa Maria della Neve e Canale.

“Chiaiese era ‘o nomme ‘e na famiglia ‘e Napule ca sempe aveva fatto riggiole! Cchiese, cunvente, munasterie, palazze ‘e signore, palazze riale avevano rignute, cù madonne, sante, angiulille, frutte e ancielle, pittate ‘nterra cù ‘o vverde, cù ‘o ggiallo, cù ‘o marrò e cù ‘o nniro!” (E. Alamaro 1987)


I tesori artistici nel territorio massese sono tantissimi e tra questi sicuramente vanno annoverati quelli che furono creati dalla famiglia napoletana Chiaiese e le loro botteghe di riggiolari. In Santa Teresa e in San Francesco sono stati già ammirati splendidi pavimenti di tale scuola, ma è nel convento del Rosario di Monticchio che in Penisola Sorrentina si possono ammirare i lavori più notevoli, grazie anche ai rapporti di amicizia dei Chiaiese con la fondatrice del monastero suor Cristina Olivieri.

Raggiungeremo il centro di Monticchio per ammirare questi capolavori partendo dalla parte alta del casale, Santa Maria della Neve, che è collegata al centro da alcune viuzze dimenticate ma ricche di spunti interessanti e che hanno dato i natali ad uno dei martiri massesi della breve rivoluzione partenopea, Luigi Bozzaotra.

Risaliremo poi a Sant’Agata e poi a Santa Maria della Neve passando per Calella e Canale, ammirando la cappella di San Sebastiano e i lavatori.


Informazioni di Riepilogo:
– Distanza 6 km.
– Dislivello 100 m.
– Durata 4 h.
– Difficoltà T.

Lappuntamento è in piazza Santa Maria della Neve di Monticchio (Sant’Agata – Massa Lubrense), sabato 16 marzo 2024 alle ore 14:00.


La partecipazione alle escursioni è aperta a tutti i soci FIE ed, eccezionalmente, anche ai non soci e simpatizzanti utilizzando la polizza temporanea giornaliera compilando il modulo scaricabile qui, comunicando entro giovedì sera le proprie generalità e codice fiscale e una quota occasionale di € 5,00.

La copertura assicurativa, in caso di infortunio riguarda SOLO i soci in regola con il versamento della quota sociale.

Ricordiamo sempre che le nostre escursioni prevedono dei tratti in pendenza e/o con tracciati sterrati, quindi munitevi sempre di scarpe adeguate da escursionismo con suole antisdrucciolo e possibilmente in goretex, abbigliamento a strati (con ricambio), altrimenti saremo costretti a farvi rinunciare alla escursione stessa.

Per garantire il rispetto degli altri partecipanti e delle tempistiche non sarà tollerato ritardo; Durante l’escursione è doveroso mantenere un comportamento rispettoso dell’ambiente e degli altri partecipanti;

Le escursioni ULYXES, coerentemente con la loro natura, pongono i partecipanti di fronte ai rischi ed ai pericoli inerenti la pratica dell’escursionismo in montagna. I partecipanti, pertanto, iscrivendosi alle escursioni giornaliere accettano tali rischi e sollevano l’associazione ULYXES, gli organizzatori e i collaboratori delle predette escursioni da qualsiasi tipo di responsabilità per incidenti ed infortuni che si dovessero verificare durante l’escursione.

L’escursione potrà essere rinviata per motivi legati alle cattive condizioni meteorologiche, previo avviso su questo stesso sito.

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